ECCO PERCHÉ HAI BISOGNO DI UN CONSULENTE ESPERTO AL TUO FIANCO, E LA FORMAZIONE NON BASTA…

Come ben sai se mi segui da un pò di tempo, sono solito tenere diversi eventi di formazione durante l’anno, proprio per aiutare gli imprenditori delle PMI a risolvere l’annoso problema del recupero dei crediti e delle fatture insolute.

Lo faccio sicuramente perché adoro incontrare gli imprenditori di successo e condividere le loro esperienze. Solitamente le persone che decidono di partecipare ai corsi di formazione (di qualsiasi tipo, non mi riferisco solo ai miei) hanno un atteggiamento curioso e sono impegnate a migliorarsi costantemente in maniera attiva (non solo a parole).

 

Tutto ciò gli permette di ottenere risultati che gli altri non ottengono, e quello che ho scoperto in questi anni è che ciò non è dovuto necessariamente ai contenuti appresi, ma proprio al diverso atteggiamento mentale.

Inoltre, penso che tenere i miei training della MasterClass Gold di Recupero Crediti Vincente sia un modo iper efficace per restare costantemente sul pezzo, e rendermi conto personalmente di tutte le possibili situazioni che accadono nel mondo reale là fuori.

Spesso, attraverso le case history dei corsisti, scopro nuovi problemi che devono affrontare, o semplicemente errori che sono stati commessi. Questo mi permette di essere sempre più efficace nel mio lavoro.

Ovviamente non ci sono solo i benefici personali. Dopo ogni edizione dei corsi, ricevo costantemente feedback positivi dai partecipanti per essere riusciti a migliorare le strategie di gestione del credito e ad aumentare la liquidità disponibile in azienda per effettuare altri investimenti.

 

Il rapporto costi/benefici nel partecipare ad un evento di formazione della MasterClass Gold di Recupero Crediti Vincente è sempre estremamente elavato perché a fronte di qualche centinaio di euro investiti per il corso, si possono liberare flussi di cassa per decine di migliaia di euro.

 

Ti dico tutto questo per renderti assolutamente esplicito il mio pensiero riguardo l’importanza per gli iprenditori di continuare a formarsi. Se non fosse ancora chiaro, lo reputo fondamentale.

Io stesso partecipo spesso a molti corsi in giro per l’Italia, (e perfino oltre oceano) per ricevere sempre nuovi spunti e contenuti aggiornati per gestire al meglio la mia azienda.

 

Tuttavia vorrei fare anche un pensiero più ampio, e sviscerare pure il rovescio della medaglia… perché come sempre non è proprio tutto oro quello che luccica.

C’è da dire che i corsi di formazione, per necessità didattica, devono essere progettati in modo da poter essere fruiti e comprensibili ad un pubblico variegato. Diverso per quanto riguarda estrazione sociale, livello culturale, livello di comprensione, esperienze, settori professionali di provenienza, ecc…

Per loro natura quindi, devono mantenersi sufficientemente generici, e adatti alle esigenze un pò di tutti.

Mettiamoci anche il fatto che non tutti i formatori hanno poi una reale esperienza pratica sul campo, e quindi difficilmente possono determinare se i loro concetti e le loro strategie teoriche portano risultati davvero concreti nella pratica di ogni giorno.

Inoltre, non tutti quelli che salgono oggi sul palco hanno delle solide competenze personali.

Infatti, c’è da dire che il settore della formazione (negli ultimi dieci anni specialmente) è diventato piuttosto di moda… perché in molti si sono resi conto che possono impacchettare quattro informazioni prese su un libro e venderle a caro prezzo, ad un numero importante di persone.

Ad esempio cinquanta persone che partecipano a un corso di due giorni, al costo anche solo di 500 euro per persona, fanno un totale di 25.000 euro  (oltre 1.500 euro l’ora in tasca al formatore).

Si, va bene… togliamoci anche i costi pubblicitari per mettere le persone in sala, ed i costi organizzativi, ma rimane comunque un bel margine.

Così oggi molti se ne approfittano. E i corsi di formazione si moltiplicano come funghi dopo una notte di pioggia estiva, ma sicuramente non tutti sono degli ottimi investimenti per i partecipanti, che magari si trovano alla fine di tutto a seguire informazioni e contenuti scorretti, o solo parzialmente veri.

 

“Alla fine, ma non per importanza, va anche considerato il fatto che due giorni di corso non rendono esperto nessuno”.

 

Anche nel caso di aver ricevuto le migliori strategie ed i contenuti più sofisticati,  dal formatore più esperto, tutto questo non basta.

Per acquisire la maestria in un certo ambito o settore, si dice che servano almeno 10.000 ore di pratica.

 

L’errore più grossolano che potresti commettere quindi è quello di considerarti un esperto appena dopo essere uscito dal corso.

Questo pensiero potrebbe portarti a prendere delle clamorose facciate per terra dalle quali potrebbe essere alquanto difficile rialzarsi. Prendere decisioni strategiche per l’azienda, e in genarale tutto ciò che è in relazione col denaro, (pensando di essere degli esperti ma non avendo l’esperienza sufficiente), può rivelarsi catastrofico.

Quando partecipi ad un corso di formazione su questioni delicate della tua azienda (principalmente quando trattano di argomenti legati al denaro, o comunque quando sono cruciali nella gestione dell’attività) considera il tuo apprendimento appena una semplice infarinatura generale. Un modo per ampliare i tuoi orizzonti e le tue vedute, e per riuscire ad avere un quadro d’insieme generale più completo. Non altro.

 

Proprio per queste ragioni ho strutturato anche i miei corsi di formazione in questa precisa direzione. La gestione ed il recupero dei crediti infatti è un argomento piuttosto delicato e importante per la salute di un’azieda.

Allo stesso tempo, è anche particolarmente articolato e complesso, aperto a molte sfacettatture diverse, visto che ogni situazione è a sè, e richiede un’analisi personalizzata. 

L’esperienza di chi gestisce la pratica gioca spesso un ruolo fondamentale. D’altra parte non ti metteresti a fare operazioni a cuore aperto dopo aver seguito una lezione di anatomia, giusto?

Coerentemente a questo pensiero, ad esempio, ho strutturato i miei corsi, per fornire ai partecipanti una panoramica generale per una comprensione specifica ma di base, e fornendo loro le esatte istruzioni per gestire gli insoluti, fin dove ciascuna azienda può spingersi in autonomia, senza causare danni, e in piena sicurezza.

Superata una certa soglia, si rende necessario l’intervento di un professionista perché la prosecuzione in autonomia potrebbe rovinare anche irrimediabilmente il credito.

Detto ciò, secondo la mia opinione, la formazione ricevuta deve anche fornire le indicazioni precise per poter scegliere in autonomia, e con cognizione di causa, il miglior professionista a cui potersi affidare in base alle proprie necessità. Cioè capire cosa andare a guardare del professionista, cosa chiedergli, come valutare se è praparato e gli farà ottenere il risultato desiderato, se i costi proposti per la consulenza sono corretti, ecc…

Un corso di formazione serio per imprenditori, a mio giudizio, deve fornire anche questo tipo di informazioni.

 

Non si può pensare che tutti possono essere esperti di tutto.

 

Tuttavia, una grande abilità dei grandi imprenditori è quella di saperesri circondare dalle persone giuste.

Trovo scorretto il comportamento di taluni formatori (e non parlo solo del mio ambito di specializzazione, che è molto di nicchia e ha un’offerta formativa molto risicata) che spacciano il proprio corso come la bacchetta magica per risolvere ogni problema in autonomia “Per  l’uomo che non deve chiedere mai” (come recitava un vecchio spot televisivo del dopo barba).

L’azienda è un sistema complesso, molto più complesso anche solo rispetto a 10-15 anni fa… le dinamiche economiche, sociali, e le abitudini delle persone sono cambiate profondamente. Continuare a operare come in passato, potrebbe anche portare a situazioni critiche.

Non è più pensabile che una sola persona abbia racchiuse in sè tutte le competenze necessarie per governare un sistema così complesso. Oggi ha bisogno di essere affiancato da più esperti.

Nelle mani dell’imprenditore rimangono le scelte da fare, e la capacità fondamentale di decidere in maniera rapida ed efficace.

Quindi deve avere quelle competenze di base per farlo in maniera consapevole, cosa spesso e volentieri molto più utile che possedere tanti tecnicismi che non applicherà mai in prima persona. 

Poi però deve anche mettersi in testa di delegare effettivamente il lavoro. Qui tuttavia si entra un’altra volta nell’ambito dell’atteggiamento mentale. Pensare di poter fare tutto internamente, o ancora peggio tutto da soli in prima persona, è da fuori di testa.

Nel territorio in cui opero principalmente, e cioè Friuli-Venezia-Giulia e Veneto, gli imprenditori tendono a voler conservare fedelmete questa vecchia abitudine, e accentrare tutto su di sè, anche all’interno di realtà industriali di ampie dimensioni.

Fanno un pò di lavori in amministrazione, un pò di ufficio acquisti, qualcosa nella direzione commerciale, nel tempo perso caricano la merce in magazzino con il muletto.

Nel fine settimana, quando in azienda non c’è nessuno, allora possono concentrarsi per elaborare le nuove strategie di marketing e pubblicarsi le ads o i post sui social, e prima di tornare a casa resta appena il tempo per qualche pulizia e una tinteggiatura rapida alle pareti.

Questo probabilmente è uno dei blocchi maggiori alle proprie potenzialità di crescita ulteriore, e al raggiungimento di risultati ancora migliori. E’ come guidare una macchina da corsa col freno a mano tirato.

In altri casi invece porta perfino a seguire strade sbagliate verso vicoli ciechi o pericolosi precipizi.

 

Chi segue il mio blog sa che ho molta stima per chi ha (o ha avuto) il coraggio e l’audacia di creare un azienda inseguendo i propri valori, ed un sogno imprenditoriale.

Ho anche molta stima per chi, rischiando ogni giorno del suo, ha creato con le proprie mani ed il sudore della propria fronte, delle aziende che danno da lavorare a decine, centinaia, o migliaia di persone e di conseguenza danno da mangiare alle loro famiglie.

Ad ogni modo, il consiglio che mi viene da dare agli imprenditori in base a ciò che vedo nella mia esperienza, è di continuare a formarsi nelle aree strategiche per la propria azienda, di valutare attentamente il livello del corso e la professionalità dei formatori.

Probabilmente sceglierei quelli che operano anche praticamente nella materia che insegnano, in modo che non si parli solo di teorie, ma anche di casi concreti.

Vorrei ribadire il concetto che qualche ora di formazione non può traformare una persona in un esperto.

 

>A tal proposito ricorda che il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, ma è l’illusione della conoscenza<<

 

Per questo, metti in preventivo che dopo la formazione potrai certamente avere nuovi spunti e nuove idee (che diversamente magari non avresti avuto), ma poi molte volte avrai bisogno di un esperto al tuo fianco, che ti aiuti a mettere tutto in pratica.

 

>>Credo che le cose diventino più belle quando l’uomo le apprende, ma prendono realmente vita e possono fiorire, solo se insieme c’è l’azione<<

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