I RISCHI DEVASTANTI DI METTERE

A PERDITA I CREDITI NON INCASSATI

 

( UN SUGGERIMENTO DEL TUO COMMERCIALISTA

CHE POTREBBE COSTARTI MOLTO CARO…)

 

Se gestisci una PMI e sei un imprenditore da almeno 5 anni,

devi assolutamente conoscere i rischi enormi che derivano

dal mettere a perdita i crediti non incassati su consiglio del tuo commercialista.

 

Questa prassi, apparentemente conveniente, può esporre la tua azienda a problemi gravissimi.

 

Vediamo insieme perché seguire questo consiglio può essere

una trappola mortale per la tua impresa.

 


Il Consiglio Pericoloso dei Commercialisti

Mettere a perdita i crediti non incassati è una strategia

che molti commercialisti suggeriscono per ridurre il carico fiscale

anche se non te lo dicono, ma serve per ridurre il loro lavoro.

 

Ma NON LASCIARTI INGANNARE :

questo consiglio può avere conseguenze devastanti per la tua azienda.

 

Ridurre il carico fiscale è una tentazione forte,

ma non vale la pena mettere a rischio la tua azienda

per risparmiare qualche euro sulle tasse e 

" usare la famigerata autocertificazione

su fatture inferiori a 2.500 euro !! "

potrebbe rivelarsi un vero boomerang in caso di controllo da parte dell' Agenzia delle Entrate.

 


 

1. NEGARE IL TENTATIVO DI INCASSO

Mettere a perdita i crediti non incassati significa, in molti casi, rinunciare al tentativo di recuperare quei soldi.

Questo non solo rappresenta una perdita immediata, ma può compromettere la tua azienda in modo irreversibile.

Secondo alcuni esperti del Sole24 ore, molti imprenditori si illudono che mettere a perdita un credito significhi chiudere definitivamente la questione, ma in realtà questo approccio è solo un modo per evitare il problema, non per risolverlo.

Rinunciare al recupero dei crediti non è solo un errore finanziario, ma anche un errore strategico.

Ogni credito non recuperato rappresenta denaro sottratto alla tua azienda, denaro che potrebbe essere reinvestito in crescita, innovazione e sviluppo.

Ignorare i crediti non incassati significa lasciare sul tavolo risorse preziose che potrebbero fare la differenza tra il successo e il fallimento della tua azienda.


2. CONTROLLI DA PARTE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE

L'Agenzia delle Entrate non è un'istituzione che puoi ingannare facilmente.

Se decidi di mettere a perdita un credito, devi essere preparato ai controlli incrociati che l'Agenzia eseguirà per verificare la reale insolvenza del debitore e quindi devi avere tutti i documenti in ordine

( non da te autocertificati : perché creeresti il sospetto di aver cercato di fare il furbo per pagare meno tasse, capisci come ragionano?).

Secondo la Circolare n. 26/E del 2013, l'Agenzia può verificare che i soggetti autocertificati come insolventi siano effettivamente tali.

Se il tuo debitore risulta avere movimenti fiscali attivi, l'Agenzia non esiterà a mettere in discussione la tua dichiarazione, con conseguenze disastrose.

Gli accertamenti incrociati sono una realtà con cui ogni imprenditore deve fare i conti.

L'Agenzia delle Entrate ha a disposizione strumenti avanzati per verificare l'attività economica dei debitori.

Se dichiari un credito come perdita e il debitore è ancora attivo e solvibile, preparati a ricevere una visita degli ispettori dell'Agenzia!

Le conseguenze possono essere devastanti:

non solo sarai costretto a pagare le tasse sul credito dichiarato come perdita, ma dovrai anche affrontare sanzioni e multe che possono mettere in ginocchio la tua azienda.

 

3. SANZIONI DA PARTE DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE

Se l'Agenzia delle Entrate scopre che i debitori che hai dichiarato come insolventi sono in realtà attivi e solvibili, sarai soggetto a pesanti sanzioni.

Non solo dovrai pagare le tasse su quei crediti, ma potresti anche affrontare multe salate e, nei casi peggiori, denunce penali per frode fiscale.

La Circolare n. 26/E del 2013 specifica chiaramente ( vedi sotto l'originale )

«  le perdite su crediti sono deducibili solo se risultano da elementi certi e precisi, e se il debitore è soggetto a procedure concorsuali o ha concluso un accordo di ristrutturazione dei debiti omologato.»


 

IMMAGINA DI DOVER AFFRONTARE UNA 

DENUNCIA PENALE PER FRODE FISCALE !

Le conseguenze per la tua azienda possono essere devastanti:

oltre alle sanzioni finanziarie, la tua reputazione verrà danneggiata irreparabilmente.

 

 

Quindi la norma mi obbliga a fare 2 cose per essere perfettamente in regola:

1.agire per il recupero attraverso un professionista abilitato;

2. nel caso di importi di lieve entità, dimostrare che il costo del recupero (attraverso una società specializzata) è maggiore del totale della fattura insoluta.

 

 

Esempio Concreto di Danni

Consideriamo un'azienda del settore manifatturiero che ha accumulato fatture insolute per un totale di 200.000 euro.

Per recuperare questi crediti, l'azienda ha dovuto avviare azioni legali costose e impegnative.

Nel frattempo, ha dovuto prendere un prestito per coprire le spese operative, aumentando ulteriormente i costi con gli interessi sul debito.

Alla fine, ha recuperato solo una parte delle somme dovute, subendo una perdita netta significativa e compromettendo la sua capacità di investimento e crescita.

Ora, immagina che invece di avviare azioni legali, questa azienda avesse seguito il consiglio del commercialista e avesse messo a perdita i crediti insoluti.

 

Non solo avrebbe perso 200.000 euro, ma avrebbe anche dovuto affrontare le conseguenze fiscali e legali di questa decisione.

L'Agenzia delle Entrate, durante un controllo, scopre che alcuni debitori sono ancora attivi e solvibili.

L'azienda viene multata pesantemente e i responsabili devono affrontare denunce penali.

 

IL RISULTATO?

 

Un danno finanziario enorme e un colpo devastante alla reputazione dell'azienda.

 

IL TRIANGOLO DELLA DISTRUZIONE 

 

 

 

1.Negare il Tentativo di Incasso:

Rinunciare a recuperare i crediti significa accettare una perdita che potrebbe essere evitata con un'azione efficace di recupero crediti professionale.

 

2.Controlli da Parte dell'Agenzia delle Entrate:

Gli accertamenti incrociati possono rivelare che i debitori dichiarati insolventi sono in realtà attivi, esponendoti a pesanti sanzioni.

 

3.Sanzioni e Denunce Penali:

Le conseguenze di una dichiarazione falsa possono includere multe salate e procedimenti penali, con un impatto devastante sulla tua azienda.

 


 

La Trappola dei Crediti a Perdita

Mettere a perdita i crediti non incassati è una pratica pericolosa che può ritorcersi contro di te.

È un tentativo miope di risolvere un problema a breve termine, ignorando le implicazioni a lungo termine.

Questa strategia espone la tua azienda a rischi enormi, sia finanziari che legali.

 

I commercialisti che consigliano questa pratica

non tengono conto delle conseguenze devastanti

che possono derivarne e purtroppo la indicano come scorciatoia…

ma come tutti sanno, LE SCORCIATOIE NON ESISTONO !

(..perchè se esistessero le userebbero TUTTI ! ) 


Le Tue Notti Insonni

Immagina di dover passare notti insonni preoccupandoti di come pagare i tuoi dipendenti, i fornitori e le tasse.

Ogni giorno senza incassare le fatture dovute è un giorno in cui la tua azienda si avvicina al baratro.

Gli insoluti non sono solo numeri su un foglio di bilancio, ma una minaccia concreta alla tua stabilità aziendale.

 

Un Circolo Vizioso

La situazione peggiora ulteriormente quando si entra in un circolo vizioso.

La mancanza di liquidità porta a ritardi nei pagamenti, che a loro volta causano interruzioni nelle forniture e riduzioni della produzione.

Questo porta a una diminuzione delle entrate, aggravando ulteriormente la situazione finanziaria dell'azienda.

È un effetto domino che può portare anche al fallimento se non viene gestito adeguatamente.

 

 

LA MINACCIA REALE

«Non fare nulla non è un'opzione.»

Ogni giorno che passa senza affrontare il problema degli insoluti aumenta il rischio per la tua azienda.

L'inattività non farà altro che peggiorare la situazione, erodendo lentamente ma inesorabilmente le fondamenta della tua impresa.

Mettere a perdita i crediti non incassati può sembrare una soluzione facile e veloce, ma è solo una trappola che porterà la tua azienda a un disastro annunciato.

 


CONCLUSIONE

Imprenditore, non cadere nella trappola di mettere a perdita i crediti non incassati su consiglio del tuo commercialista.

Questa prassi espone la tua azienda a rischi enormi:

1)  negare il tentativo di incasso,

2) controlli incrociati dell'Agenzia delle Entrate,

3) sanzioni e denunce penali.

Proteggi la tua impresa, affronta i problemi di incasso con azioni di recupero crediti efficaci e segui sempre le normative vigenti.

La tua azienda merita una gestione finanziaria trasparente e sicura, non rischi inutili e danni devastanti.


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