Il caso studio presentato di seguito riguarda un’azienda nostra cliente che si occupa di produrre e commercializzare teloni impermeabili per l’industria, per i trasporti, e per i privati.

Il caso è emblematico perché, come spesso ci succede, le aziende clienti che ancora non ci conoscono decidono di affidarci una o due pratiche solo per valutare il nostro lavoro, nonostante ne abbiano diverse altre da recuperare.

E’ stato questo il caso del cliente in questione, che nel 2016 ci ha affidato solo un paio di pratiche di recupero (quelle più complesse) tenendosi nel cassetto delle altre.

Ovviamente il nostro suggerimento è stato quello di affidarci tutte le pratiche in loro possesso spiegando che lasciar passare del tempo per il recupero è assolutamente una strategia controproducente perché il rischio è quello di non riuscire più a effettuare il recupero.

Infatti, come sempre diciamo in ogni occasione possibile, il tempo, per quanto riguarda il recupero dei crediti, può essere il peggior nemico.

Questo è dovuto al fatto che il debitore può fallire, può chiudere l’azienda, può trasferirsi all’estero, può rendersi irreperibile ecc…

Insomma sono tante le possibili situazioni che possono verificarsi, senza contare che nel tempo, anche il creditore stesso può rovinare con le sue stesse mani la possibilità di recuperare i soldi.

Potrebbe compiere infatti delle azioni aggressive o comunque inadeguate e rovinare irreparabilmente il rapporto col debitore.

Ad ogni modo questo dato oggettivo, oltre ad essere evidente dall’esperienza quotidiana nel nostro lavoro, è anche confermato da specifici studi statistici che hanno messo in relazione la percentuale di credito recuperato rispetto al totale, in funzione del tempo.

Lo studio ha appunto evidenziato nel fattore “tempo” un grosso elemento di decadimento nelle performance. Per questo viene valutato come un agente deteriorante del credito. In altre parole si erode, come la ruggine consuma il ferro, e questo significa che ogni giorno di ritardo nell’effettuare il recupero del credito stai (più o meno lentamente, ma inesorabilmente) perdendo dei soldi.

In ogni caso, nonostante le nostre raccomandazioni, il cliente ha preferito tergiversare su alcune posizioni, anche perché non voleva rischiare di rovinare il rapporto col cliente. Così facendo le ha tenute ferme per almeno due anni nel cassetto.

C’è da dire a questo proposito che il Sistema Professionale Recupero Crediti Vincente prevede ben 3 livelli di pressione differenti da utilizzare con i debitori in base alle indicazioni che ci fornisce il nostro cliente, proprio per non rischiare di rovinare il rapporto tra le parti.

Anzi, spesso e volentieri, l’intervento professionale dei nostri esattori domiciliari riesce addirittura a risanare delle fratture sorte tra debitore e creditore e che rappresentano di fatto il vero motivo dell’insoluto.

In riferimento a ciò, abbiamo potuto raccogliere alcune testimonianze rilasciate direttamente dai debitori, che hanno voluto ringraziare i nostri esattori per il modo in cui sono stati trattati, e per aver risolto grazie al loro intervento di mediazione una situazione debitoria da cui non riuscivano ad uscire da soli.

A distanza di due anni poi, avendo visto i buoni risultati raggiunti in precedenza dal nostro lavoro con le singole pratiche affidate (Attenzione, noi sconsigliamo sempre di valutare qualsiasi servizio di recupero crediti in questo modo, perché l’esito della singola pratica è estremamente aleatorio, e quindi poco utile a determinare l’efficacia del Sistema) hanno deciso di affidarci un nuovo pacchetto consistente di pratiche contenente sia quelle vecchie, che quelle nuove accumulate nell’ultimo periodo.

Abbiamo quindi preparato il nostro documento strategico-operativo con il dettaglio della strategia da applicare per il recupero di ogni singola posizione, con tutte le operazioni da svolgere e con la quotazione dei lavori necessari (scartando inoltre le pratiche ritenute anti economiche in base alle analisi preliminari svolte per ciascun caso). Una volta accettato dal cliente, abbiamo immediatamente iniziato la lavorazione. A distanza di qualche giorno esce anche un’ulteriore posizione dimenticata dal cliente e che era rimasta dormiente nel cassetto da anni. Visto l’elevato numero di pratiche affidatoci in precedenza, decidiamo di offrire gratuitamente al cliente, e in via eccezionale, la lavorazione di questa ulteriore posizione.

Avevamo subito avvisato il cliente che vista l’anzianità così elevata di quel credito, e dalle prime analisi preliminari svolte sul debitore, la pratica si presentava fin da subito con scarse probabilità di riuscita.

Dopo qualche giorno, ad ogni modo, il nostro esattore domiciliare si reca da questo antico debitore. L’azienda si trovava ormai in liquidazione volontaria e la sua risposta è stata che se fossimo arrivati anche solo due anni prima, sarebbe riuscito a pagare completamente le fatture insolute, ma allo stato attuale, tutto questo non era più possibile perché le risorse economiche erano ormai completamente esaurite.

Casi come questo li vediamo accadere continuamente nel nostro lavoro, e benché il nostro cliente non abbia speso nulla per lavorare questo recupero, non è comunque riuscito a portare a casa i suoi soldi, mentre se avesse agito per tempo avrebbe incassato l’intero importo.

Questo è proprio uno di quei casi in cui il tempo ha letteralmente distrutto il credito. Per questo motivo il Sistema Professionale Recupero Crediti Vincente prevede di iniziare a lavorare le pratiche immediatamente, subito dopo aver concluso (entro un mese dall’insoluto) i 3 solleciti scritti iniziali.

Ora, alcuni clienti, avendo di fatto pochi insoluti da dover recuperare ci contattano in maniera saltuaria (una volta l’anno o anche ogni due).

I clienti che hanno invece un numero costante e ricorrente di insoluti sono ormai entrati nel circolo virtuoso del Sistema Recupero Crediti Vincente e sanno già che l’automatismo da attivare non appena nasce l’insoluto è il seguente:

1. Inviare la sequenza di 3 lettere di sollecito (utilizzando i modelli pronti forniti da noi) entro un mese.


2. Inserire la pratica di recupero con tutti i documenti di riferimento nell’apposito raccoglitore e chiamare il nostro esperto di riferimento per passare a ritirarla. Entro un paio di giorni effettuerà l’analisi di fattibilità e preparerà il documento strategico-operativo, con tutti i dettagli di lavorazione (compresi tutti i costi definitivi, senza sorprese o altre aggiunte successive).


3. Una volta affidatoci l’incarico iniziamo immediatamente la lavorazione secondo la strategia pianificata.

Il cliente non deve più occuparsi di nulla. Può concentrarsi esclusivamente a svolgere il proprio lavoro, che è quello a più alto valore aggiunto, ed osservare il denaro entrare nel conto corrente aziendale. In questo modo, agendo con questa tempestività, ed essendo i crediti tutti giovani, le percentuali di recupero schizzano alle stelle e superano anche il 70%, mentre i costi di lavorazione si mantengono più bassi perché la pratica è più facile da lavorare.

Infatti, la quotazione per il recupero dei crediti di “Recupero Crediti Vincente” è calcolata in base alla difficoltà di lavorazione, e quindi alle azioni che è necessario compiere per recuperare il credito, e non in proporzione all’importo da recuperare.

In ultima analisi gli insegnamenti che derivano dallo studio di questo caso sono i seguenti:

1. Il tempo consuma i tuoi crediti fino anche a distruggerli completamente, quindi è necessario agire subito, evitando solleciti “fai date troppo lunghi” o una eccessiva procrastinazione nella preparazione dei documenti relativi all’insoluto da fornire ai nostri funzionari.


2. I costi per il recupero dei crediti si abbassano quanto più i crediti sono giovani, e al crescere del numero di pratiche perché è più facile ottimizzare nel complesso i processi di lavorazione.


3. Il Sistema Recupero Crediti Vincente è rispettoso del rapporto tra debitore e creditore, per questo sono previsti 3 livelli diversi di pressione da utilizzare in base alle indicazioni del nostro cliente.